VICENZA - Duecento attivisti del movimento "No Dal Molin" hanno occupato i terreni intorno all'aeroporto vicentino dove sorgerà la nuova base Usa. Alcuni manifestanti sono saliti sui tetti delle palazzine militari, mentre all'esterno sono esposti striscioni contro il progetto militare americano che prevede l'allargamento di Camp Ederle. Gli slogan sono quelli già usati in altre manifestazioni pubbliche e durante l'occupazione della stazione di Vicenza nel luglio scorso: "Vicenza città di pace"; "Voi demolite, noi costruiamo la pace".

"L'occupazione - spiega il comitato - proseguirà ad oltranza. E' la risposta di quanti si oppongono al progetto all'annuncio dell'imminente avvio dei cantieri. Lo scorso 5 ottobre, attraverso la consultazione popolare, i partecipanti al voto hanno deciso a larga maggioranza che quel territorio deve essere destinato a usi civili; perseverare nel voler realizzare il progetto significa calpestare la democrazia".

Per precauzione, gli operai delle ditte incaricate di smantellare le vecchie strutture, sono stati fatti allontanare dal questore di Vicenza arrivato alla base americana insieme ad un nutrito gruppo di agenti in assetto antisommossa.

Tra i dimostranti sono presenti non solo esponenti dei comitati cittadini contrari alla base, ma anche alcuni Disobbedienti arrivati da Padova e da altre città del Veneto. Per entrare nei terreni, i manifestanti hanno tagliato un pezzo della recinzione esterna ma l'occupazione si è fermata davanti ai cancelli che proteggono l'area interna del Dal Molin. "Siamo riusciti a bloccare i lavori - hanno commentato i manifestanti - e questa è una vittoria".
La Repubblica

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Sono stata là oggi pomeriggio: gli occupanti sono nella parte di demanio civile di proprietà della società Areoporti Vicentini con il permesso di restarci, sembra, fino a lunedì. Ci saranno turni di presenza. Dopo un momento di tensione con il questore Sarlo e i celerini che hanno sfondato la rete di separazione tra la parte civile e quella militare e i manifestanti che hanno fatto barrieram la polizia ha dovuto abbandonare il campo visto che non vi era denuncia di occupazione di suolo privato. Alle 18 assemblea nel tendone montato oggi pomeriggio dentro il Dal Molin.
Non è certo liberato ma si tratta di un' azione simbolica di resistenza al via dei lavori dato prima dalla regione e poi da Roma. I lavori inizieranno ufficialmente il 16 febbraio ma già ora vi sono state molte demolizioni anche se il commissario Costa, mentendo, sostiene che sono solo voci.
Ciao Chiara
Complimenti! oggi a Genova occupazione pacifica della sede del quotidiano "La Repubblica" portando mazzi di fiori bellissimi ai giornalisti interpellati affinchè scrivano informazioni corrette. Si è partiti da un fatto cittadino esposto scorrettamente demonizzando dei giovani definiti extracomunitari pur essendo figli di seconda generazione, stigmatizzati come spacciatori di droga e bande delinquenziali, quando, garante di loro, è Don Gallo della Comunità di San Benedetto. Si consiglia di seguire l'esempio e di occupare pacificamente, offrendo mazzi di fiori in segno di pace, ai giornalisti responsabili di articoli che nutrono la paura nei cittadini con informazioni scorrette.
Concordo con Luisa, credo comunque che le informazioni debbano essere corrette ma soprattutto e lo dico a Luisella non mozzate o di parte . Vedi Luisella all'interno del movimento no Dal Molin ci sono varie anime, c'è il presidio e all'interno di questo varie anime, ma fuori dal presido c'è un'altra parte del movimento che lavora, con metodi diversi, ma del tutto di rispetto. ( fra l'altro ho lavorato per più di un anno all''interno del presidio , sono tra quelle che hanno voluto il tendone per così dire, ma ora sono nel Movimento ma fuori dal presido per motivi metodologici).
Vedi non voglio fare polemica, son contenta che sia stato occupato l''aereoporto civile, ma sappi ci sono molte altre persone che lavorano altrettanto per arrivare allo scopo, ma forse in maniera più silenziosa che non vanno sottovalutate che vanno considerate e rispettate, ma che portano avanti la causa anche in maniera più ampia. Ti allego questa lettera e forse capisci che le informazioni di parte o mozzate non giova a nessuno, tanto più su cose come il Dal Molin e che il manifesto non ha pubblicato ovviamente ( per quanto sappia)
Lettera al manifesto
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