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VICENZA BASE MILITARE DAL MOLIN: OCCUPAZIONE PACIFICA

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Comment by luisella valeri on February 23, 2009 at 10:53pm
Cara Vittoria, so che le DIM (Donne in Nero) si stanno organizzando per aiutarvi sul vostro territorio ed ovunque. Ricordo che oltre le cifre citate da Vittoria, avremo un 30% in più di spese per spese militari in Afghanistan, come dire, affamare ancora di più il nostro Paese per una guerra non contemplata dalla nostra Costituzione. Stiamo perdendo l'italianità, per uno psicopatico che sta devastando il paese attorniandosi di psicopatici e, come lui, altamente virulenti. Diamoci da fare, ognuno a casa propria, ma in rete!
Siamo tutti UNO!
Comment by vittoria benedetti on February 23, 2009 at 10:24pm
BENECOMUNETHIENE[1].pdf

Militari Statunitensi ormai stanno invadendo letteralmente Vicenza.
Da mesi stanno arrivando i militari U.S.A. dalla Germania, praticamente tutti quelli che dovrebbero essere ospitati al Dal Molin e che provengono dalla città tedesca. Stiamo asssitendo ad una specie di impotenza, ma questo non è altro che un soppruso e una invadenza fatto alla città di Vicenza ( coloni solamente, senza possibilità di parola).
Fanno passare come qualcosa di dovuto e anzi dovvremmo essere orgogliosi di questo insediamento militare perchè non sarà altro che un dovere verso una politca estera e di amicizia con gli Stati Uniti. Vorrei ricordare che in questi mesi stiamo lottando con tutte le notre forze.
Vorrei ricordare che solo per l'installazione di linee telefoniche a tutti i miltari hanno contratti speciali, cosa vuol dire che non pagano le tasse, questo vale per energia elettric ecc. In questo momento solo chi affita le case a questi militari ci guadagnano, tolgono le case mgari a chi ne ha di bisogno per prendere qualche soldo in più dalla Stato Americano
Noi le tasse le paghiamo.
Vorrei ricordare che paghiamo il 42% di tasse per mantenere i militari U.S.A:
Tutto questo non per migliore le condizioni economiche del nostro paese italia, ma bensì per essere complici come gli Stati Uniti di guerre in tutto il mondo e di controllo.
Soldi che vengono tolti al sociale per mantenere in piedi una politca economia di guerra.
Comment by vittoria benedetti on February 23, 2009 at 10:05pm
www.libertaegiustizia.it

Alziamo la guardia in difesa della Costituzione
Comment by vittoria benedetti on February 22, 2009 at 10:26pm
www.one.org METTI UNA FIRMA PER COMBATTERE LA POVERTA'
Comment by luisella valeri on February 18, 2009 at 10:26pm
Seminario nazionale
"Costruiamo un'Europa di pace"

Terni
Sabato 28 Febbraio 2009



Fai parte di un'associazione o di un gruppo, o ne stai per creare uno? Vuoi impegnarti per contribuire alla realizzazione di un'Europa pacifica, pienamente democratica, che tuteli i diritti dei suoi cittadini e di tutti e tutte coloro che la vivono?
Cominciamo dal 28 Febbraio a raccogliere nuove idee e proposte per rafforzare l'impegno delle giovani generazioni per la pace e i diritti umani. Vieni anche tu!

Occorre riscoprire le ragioni che hanno portato alla nascita dell'unione Europea, riflettendo oggi su quello che può e deve fare l'Europa per realizzare la pace (arginando il disordine internazionale ed agendo contro le mafie, l'illegalità, la guerra, il terrorismo e le violazioni dei diritti umani).
In vista delle elezioni europee, attraverso il progetto "Stelle di pace" la Tavola della Pace intende promuovere azioni locali e nazionali per:

1. Aiutare i giovani a definire e presentare le proprie idee sull'Europa
2. Creare una rete di giovani impegnati per un'Europa di pace
3. Contrastare l'euroscetticismo

Il seminario di Terni servirà a riunire tutti i soggetti interessati a costruire una rete che condivida contenuti, obiettivi, pratiche finalizzati ad una riappropriazione democratica dell'Europa, per una riscoperta del suo progetto politico a garanzia della pace e del rispetto di tutti i diritti umani per tutti.
Confrontandoci sui temi dell'EUROPA, dei GIOVANI e della PACE definiremo insieme il calendario delle attività nazionali e locali che ci porteranno al meeting finale "Stelle di Pace" che si terrà ad Assisi dall'8 al 10 Maggio 2009.

Il Seminario si svolgerà in plenaria e in gruppi di lavoro.

Per adesioni e informazioni rivolgersi a:
Tavola della Pace, via della viola 1 (06122) Perugia
Tel. 075/5736890 - fax 075/5739337
segreteria@perlapace.it
www.perlapace.it
Comment by luisella valeri on February 18, 2009 at 2:45pm
La pace in Medio Oriente dipende da noi.
10 cose che l'Italia deve fare
Flavio Lotti: decidiamo di impegnarci seriamente o prepariamoci al peggio


Un mese fa, Israele decideva di interrompere l'invasione di Gaza. Ma la violenza non si è mai fermata e la pace sembra allontanarsi. Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace punta il dito sull'Italia e indica 10 cose da fare con determinazione e coerenza.

"La pace in Medio Oriente dipende da noi. Chi continua a scaricare su altri la responsabilità vuol dire che non è interessato alla pace. La guerra a Gaza e le elezioni in Israele ci hanno messo con le spalle al muro. O decidiamo di impegnarci seriamente per scrivere la parola fine di questa brutta storia nel più breve tempo possibile, oppure smettiamo di invocare la pace perché, senza dubbio, non verrà. La guerra a Gaza ha rafforzato i radicali di Hamas e i loro sostenitori in tutto il Medio Oriente. Le elezioni israeliane hanno consegnato lo stato ebraico nelle mani della destra che si è ugualmente e simmetricamente rafforzata e radicalizzata. A questo punto è drammaticamente chiaro che solo un intervento inedito della comunità internazionale potrà cambiare la tragica storia di questo conflitto e scongiurare il peggio che sta arrivando: la continuazione della violenza quotidiana, della corsa al riarmo, dell'occupazione e dell'escalation militare; nuove guerre; stragi sempre più orribili; il possibile coinvolgimento di armi nucleari e di distruzione di massa; l'islamizzazione del conflitto israelo-palestinese e la sua estensione in Europa.

Che fare allora? Ecco 10 cose che l'Italia, presidente di turno del G8, ha la responsabilità di fare oggi, insieme agli Stati Uniti, all'Europa, all'Onu e a quelli che ci stanno, mettendo fine alla politica complice e inconcludente delle chiacchiere, dei summit e degli appelli.

1. Spiegare a Israele che è folle (e illegale) continuare a punire collettivamente un milione e mezzo di persone e che deve far entrare nella Striscia i beni necessari per dare a quella gente la possibilità di avere una vita dignitosa;

2. Portare soccorso alle famiglie di Gaza sopravvissute all'ultima battaglia (affermare, come fa il governo italiano, che si vuole soccorrere la popolazione di Gaza colpita dalla guerra e rifiutarsi di avere ogni relazione con Hamas vuol dire imbrogliare gli italiani);

3. Promuovere il raggiungimento di una vera tregua tra Israele e Hamas che includa controlli più efficaci contro il traffico di armi, la fine del lancio dei razzi palestinesi e l'apertura di tutti valichi della Striscia di Gaza;

4. Premere su Israele perché riduca immediatamente la pressione militare sui palestinesi della Cisgiordania e di Gerusalemme est, fermi la costruzione di nuovi insediamenti e del muro sui Territori palestinesi occupati, rimuova i posti di blocco e riapra le strade che possano consentire la riunificazione della Cisgiordania oggi frammentata;

5. Sostenere tutte le organizzazioni della società civile e gli Enti locali che possono concorrere a costruire la pace dal basso con iniziative di dialogo, solidarietà e cooperazione;

6. Favorire in ogni modo la riconciliazione nazionale palestinese e non accentuarne le divisioni (affermare, come fa il governo italiano, che ci sono palestinesi buoni e palestinesi cattivi, che si vuole rafforzare i buoni e combattere i cattivi e che, allo stesso tempo, si vuole favorire il processo di riconciliazione nazionale tra i palestinesi è un obiettivo completamente irrealistico);

7. Riavviare il dialogo con tutti i paesi del mondo arabo per risolvere i diversi conflitti aperti e giungere ad un accordo di pace e di disarmo regionale;

8. Promuovere la firma di un accordo di pace tra Israele e l'Autorità Nazionale Palestinese da sottoporre successivamente a referendum ad entrambi i popoli (la giusta formula "Due Stati per due popoli" non basta più a descrivere la meta. L'obiettivo deve essere garantire ad entrambi i popoli la stessa dignità, gli stessi diritti, la stessa libertà e la stessa sicurezza.);

9. Promuovere un piano per affidare all'Onu, con il deciso sostegno dell'Unione Europea, la responsabilità di garantire contemporaneamente la sicurezza d'Israele e della Palestina;

10. Promuovere il trasferimento della sede dell'Onu da New York a Gerusalemme e trasformare il cuore conteso del conflitto nella capitale della pace e della riconciliazione del mondo.

Flavio Lotti
Coordinatore nazionale della Tavola della pace
Perugia, 18 febbraio 2009
Comment by luisella valeri on February 15, 2009 at 11:02am
mi consenta...


Un giorno ‘l nostro amato Berlusconi
andava svelto a fa' un comizio in Puglia
duecento all'ora... il motore muglia..
cantan le valvole... urlano i pistoni...

ma ecco che lo ferma una pattuglia:
"mi scusi... sa... c'è un limite... perdoni..."
Subito Silvio chiama il buon Sacconi
al cellulare e senti che farfuglia:

"In du' minuti devi fa' un decreto
pe' cambia' questo cazzo di divieto
che ‘un mi fa' superà i centotrenta!"

La legge è fatta in quattro e quattr'otto
e così Silvio saluta ‘l poliziotto:
"ha visto?... tutto a posto... mi consenta."

http://www.aprileonline.info/userFiles/file/miconsenta.mp3
www.francescoburroni.it
Comment by Clicia Pavan on February 9, 2009 at 3:48pm

Sincera amicizia Clicia Pavan

Il sorriso è una sincera gioia di condividere
con gli amici i momenti più belli

Parole che non suono superficiale, perché
lasciando nel cuore di anima
L'essenza che nutre la gioia di un cuore
che ama con sincerità

Il silenzio di ascolto
Cercate di imparare con umiltà e saggezza
senza critiche o le tasse

L'amico con le lacrime che abbiamo capannone
Senza sentirsi umiliati o trascurate

Che attendo con impazienza il libero di verità, vero e proprio
Sappiamo poco di sbandamento di perdonare

E 'bene avere un amico sincero
Que tuo cuore guardare oltre i tuoi occhi
Vedere con il cuore, di essere solo un amico
Solo l'unione e l'amore può portare la pace nel mondo
Comment by luisella valeri on February 6, 2009 at 10:32pm
Amnesty.it
Da metà gennaio, il ministro dell’Interno ha sospeso il trasferimento dei cittadini stranieri dal centro di Lampedusa verso le altre strutture in Italia e ha messo in atto nuove politiche secondo le quali le procedure di identificazione e di asilo vengono svolte mentre i migranti si trovano detenuti sull'isola. Ciò accresce le diffuse preoccupazioni relative all'accesso a procedure corrette e a una rappresentanza legale adeguata.
Tutti i migranti attualmente detenuti sull'isola sono a rischio di rimpatrio forzato, senza la possibilità di avvalersi di procedure effettive di controllo giudiziario e con il rischio di un mancato accesso alla procedura d'asilo. Qualora rimpatriati in assenza di queste garanzie, potrebbero trovarsi a rischio di subire torture e altre gravi violazioni dei diritti umani.

Amnesty International chiede al governo italiano di non rimpatriare forzatamente nessun migrante presente a Lampedusa in un paese in cui possa essere esposto al rischio di subire gravi violazioni dei diritti umani.

PARTECIPA A QUESTA AZIONE!

Copia e incolla il testo dell'appello che trovi di seguito e invialo per e-mail a:
Presidente del Consiglio, e-mail: centromessaggi@governo.it
Ministro dell'Interno, e-mail: segreteriaparticolare.ministro@interno.it

__________________

Egregio Presidente,
Egregio Ministro,

Vi chiedo con urgenza di non rimpatriare forzatamente nessun migrante in un paese in cui possa rischiare di subire gravi violazioni dei diritti umani, in linea con gli obblighi dell'Italia in quanto stato parte della Convenzione 1951 sui Rifugiati e della Convenzione contro la tortura.

Vi ricordo che il diritto internazionale sui diritti umani e sui rifugiati obbliga l'Italia a permettere ad ogni migrante di chiedere asilo attraverso procedure imparziali e soddisfacenti, e a garantire protezione contro il rimpatrio in un paese in cui si troverebbe a rischio di subire gravi violazioni dei diritti umani.

Vi ringrazio per l'attenzione.

__________________


Oppure firma l'appello alla pagina: http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1738
Comment by silvana on February 6, 2009 at 9:36pm

IL PACCHETTO SICUREZZA E' UNA LEGGE RAZZISTA.
 

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